Hani Badawi progetta e realizza lavori personalizzati per chi desiderasse Murales sulle pareti e superfici di grandi o medie dimensioni.
Imponente e impressionante uno dei più grandi lavori che Hani Badawi ha realizzato in un grande Hotel di lusso nella località turistica di Sharm el Sheikh in Egitto.
L’artista ha dipinto su una superficie di 50mq lavorando per 14 settimane consecutive e rifiutando aiuti da collaboratori, un grande Murales dipinto completamente a mano con una tecnica antica come si faceva nell’antico Egitto, usando colori a tempera e a olio con pennelli di varie dimensioni.
Ha riprodotto nel grande Murales l'antica bellezza del tempio di Iside riproducendo la Sala Ipostila del Tempio di Iside, dipinto fedelmente come era l’originale tempio con 14 colonne che sorreggono il soffitto, con un cortile nel quale corrono due portici, ciascuno retto da una colonna centrale fino alla sala.
Osservando l’imponente opera, ha disteso i colori in maniera uniforme dentro forme delimitate da contorni delle figure dell’antico Egitto ma donando un effetto realistico grazie a prospettive giochi tridimensionali.
Come nell’antico Egitto ha mescolato colori da vari pigmenti naturali combinandoli insieme e accostandoli tra loro seguendo i significati simbolici egizi.
Il Bianco della purezza simbolo delle cose semplici e sacre ricavato dal gesso, contrasta con il Nero simbolo della notte, della morte e del mondo sotterraneo ma anche della resurrezione.
I colori raffinati riprodotti dall’artista fedelmente ispirandosi ai colori originali di questa grande opera d'arte come nell’antico Egitto spiccano tra i dettagli dei segni e i caratteri geroglifici egizi scolpiti sulle colonne e portici. L’artista è riuscito anche a scrivere il suo nome in carattere geroglifico tra i capitelli delle colonne.
Alla base del tempio ha dipinto figure umane con i vestiti caratteristici dell’epoca riproducendoli ad altezza naturale come volere farli rivivere.
Hani Badawi ha ricevuto riconoscimenti per quest’opera unica nel suo genere riuscendo a creare una grande opera con tecnica prospettica e di esecuzione perfetta consentendo agli occhi dello spettatore di vedere il tempio fino a 100 mt di distanza e generando un effetto tridimensionale come se lo spettatore si trovasse di fronte all’entrata di un vero tempio dell’antico mondo misterioso Egizio.